Primavera

Primavera

Sabato 1 Aprile – ore 16.00

Sala Conferenze del Museo Agricolo e del Vino Ricci Curbastro,

Spettacolo teatrale – musicale “Primavera”, parte “Sirvart” del poema “Tre canti per dire il dolore della terra e il dolore del cielo” del poeta armeno Costan Zarian.

L’evento culturale è stato realizzato grazie alla collaborazione di il “Teatro di Figura Terepia” di Padova e “Gruppo Teatrale Epsidon” di Jerevan.

Musica di Claudio Fanton, regia di Teresa Tentori e Piruzà Nazarian.

Presentazione dell’evento culturale di Antonia Arslan.

Coordinatore del progetto italo-armeno Arà Zarian.

Ingresso libero.

Alla fine sarà offerto un rinfresco dell’Azienda Agricola Ricci Curbastro.

Sala Conferenze del Museo Agricolo e del Vino Ricci Curbastro, via Adro, 37, Capriolo in Franciacorta (BS), tel. 030 736094.

 

Finestra sulla Grande Guerra e sul Genocidio Armeno. Cent’anni dopo.

Finestra sulla Grande Guerra e sul Genocidio Armeno. Cent’anni dopo.

Sabato 22 Ottobre – ore 16.00 – Ingresso Libero

Auditorium Centro Servizi Comunali – Piazza dei Terzi – Chiuppano (VI)

1915, due tragici eventi scuotono lo scenario internazionale: l’inizio della Prima Guerra Mondiale e quello del genocidio armeno. Fatti che minano nelle fondamenta gli equilibri non solo internazionali, ma anche individuali: milioni di persone vengono sconvolte nella loro quotidianità, costrette a scappare, a combattere, a cercare riparo, ad attendere – talvolta invano – l’attesa di un proprio caro. Dietro alle vicende della Storia, si nascondono dunque le piccole storie vissute da tante persone. Racconti che lo spettacolo cerca di mettere in luce, in un ideale colloquio tra inedite testimonianze ritrovate in vecchi bauli, articoli di giornali dell’epoca, e brani estratti dalle opere di Antonia Arslan, che con il suo lavoro letterario contribuisce a diffondere la conoscenza di quanto avvenuto in Armenia il secolo scorso. Le parole prendono forma attraverso l’espressione corporea dei figuranti in scena, assieme a un esclusivo accompagnamento musicale, creato appositamente per lo spettacolo, e in cui compare anche il suono del duduk, tradizionale strumento a fiato armeno.

Nonostante che immense rovine si siano gia’ accumulate nel corso di ben 16 mesi, nonostante che cresca nei cuori il desiderio della pace che anelano nel cuore numerose famiglie, nonostante che noi abbiamo adoperato ogni mezzo che valesse in qualche modo ad affrettare la pace ed a comporre le discordie, pur non di meno questa guerra fatale imperversa ancora per mare e per terra, mentre d’altra parte sovrasta alla misera Armenia l’estrema rovina.” (Benedetto XV. 7 dicembre 1915)

Finestra sulla Grande Guerra e sul Genocidio Armeno, cent’anni dopo.

IMG_1346

Sabato 14 Novembre – ore 17.00

Teatro Bertisinella Ca’Balbi – Vicenza

1915, due tragici eventi scuotono lo scenario internazionale: l’inizio della Prima Guerra Mondiale e quello del genocidio armeno. Fatti che minano nelle fondamenta gli equilibri non solo internazionali, ma anche individuali: milioni di persone vengono sconvolte nella loro quotidianità, costrette a scappare, a combattere, a cercare riparo, ad attendere – talvolta invano – l’attesa di un proprio caro. Dietro alle vicende della Storia, si nascondono dunque le piccole storie vissute da tante persone. Racconti che lo spettacolo cerca di mettere in luce, in un ideale colloquio tra inedite testimonianze ritrovate in vecchi bauli, articoli di giornali dell’epoca, e brani estratti dalle opere di Antonia Arslan, che con il suo lavoro letterario contribuisce a diffondere la conoscenza di quanto avvenuto in Armenia il secolo scorso. Le parole prendono forma attraverso l’espressione corporea dei figuranti in scena, assieme a un esclusivo accompagnamento musicale, creato appositamente per lo spettacolo, e in cui compare anche il suono del duduk, tradizionale strumento a fiato armeno.

 

Nonostante che immense rovine si siano gia’ accumulate nel corso di ben 16 mesi, nonostante che cresca nei cuori il desiderio della pace che anelano nel cuore numerose famiglie, nonostante che noi abbiamo adoperato ogni mezzo che valesse in qualche modo ad affrettare la pace ed a comporre le discordie, pur non di meno questa guerra fatale imperversa ancora per mare e per terra, mentre d’altra parte sovrasta alla misera Armenia l’estrema rovina.” (Benedetto XV. 7 dicembre 1915)

L’Apologo dei doveri

Sabato, 12 novembre 2011 ore 17.00
Centro Universitario
Via Zabarella 82 – Padova

L’APOLOGO DEI DOVERI DI ANTONIO FOGAZZARO
E IL DOVERE DEL GIUSTO DI ANTONIA ARSLAN

Recital
presentato da
Casa di Cristallo – Terepia, il teatro di figura
I Cinque Elementi Wind Ensemble
in occasione del Centenario dalla morte di Antonio Fogazzaro e
del Ventennale della nascita della Repubblica d’Armenia
SARA’ PRESENTE ANTONIA ARSLAN

Continua a leggere